Cl. Bibliothèque nationale de France.  
Pianta delle due città di Carcassonne
in Languedoc, di Desjardins.
XVII secolo. Disegno a penna,
inchiostro e acquerello.
 
ERA MODERNA
LO SVILUPPO DELLA BASTIA SAINT-LOUIS
E IL DECLINO DELLA CITTA'
XIV secolo - prima metà del XIX secolo
Cl. Bibliothèque nationale de France.
 
 al XIV al XVIII secolo, l'industria della drapperia garantisce alla bastia un'economia prospera, testimoniata dalle case private fatte costruire dai ricchi mercanti di Carcassonne. Poco a poco, i notabili e le autorità civili, giuridiche e religiose preferiscono la città bassa alla cittadella, privata della sua ragione militare con il trattato dei Pirenei, che nel 1659 annette definitivamente il Roussillon al dominio francese. Nel 1801, il seggio episcopale viene trasferito nella chiesa Saint-Michel della bastia, lasciando all'abbandono l'antica cattedrale di Saint-Nazaire e Saint-Celse. Tre anni più tardi, nel 1820, viene pronunciato da Napoleone Primo il declassamento della fortezza tra le piazzeforti di seconda categoria, mantenuta solo al minimo dal Ministro della Guerra. Tuttavia, il processo d'abbandono che subisce, si inverte sotto la Monarchia di Luglio, quando gli intellettuali locali, sostituiti dal recente servizio dei Monumenti storici, intervengono sul destino della vecchia città. E' con una nuova coscienza del patrimonio storico che nel 1844 ha inizio, diretto dall'architetto Eugène Viollet-le-Duc., uno dei più straordinari cantieri di restauro del XIX secolo.

Collection Geneviève Viollet-de-Duc. Cl. Philippe Berthé © CNMHS, Paris.
Il fronte est della città,
fotografato nel 1851 da Mestral e Le Gray.

 
  La città di Carcassonne in Languedoc. Anonimo, 1610. Disegno.
La città è qui rappresentata sul fronte ovest. Le due cinte sono punteggiate da tetti a forte pendenza che coronano le torri. Il bastione interno è armato di merlature, una delle torri è sormontata da un mulino a vento.