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I castelli di Lastours
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Pianta immaginaria dei sotterranei nel romanzo di Luc Alberny "Le glaive sur le monde"
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I SOTTERRANEI DELLA CITTÀ
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La fiancée des ténèbres, locandina del film, 1944 |
Spesso murati o crollati, i sotterranei della città sono, in buona parte, dominio dell'invisibile. Tuttavia, qui e là, alcune entrate, reali o immaginarie, danno loro un po' di materialità e servono da supporto all'immaginazione e al sogno.
Una cronaca anonima del XIII secolo testimonia di un sotterraneo che collega la città ai quattro castelli di Lastours, nel Cabardès. Sotto uno di essi, una grotta porta il nome di Trou de la cité (Buco della città).
Un'altra tradizione orale parla di un tesoro che sarebbe stato nascosto dai Visigoti nel grande pozzo, sul cui fondo si aprono le porte di vasti sotterranei e di meravigliose caverne abitate dalle fate.
In realtà, le ricerche hanno rivelato l'esistenza di qualche galleria e di una sala a volta sotto la Place Marcou.
L'eroina del film "La fiancée des Ténèbres" scende nelle caverne sotterranee della città alla ricerca del Graal.
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Il giovane Cassagnol al pozzo grande, disegno di Albert Robida |
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