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Cantiere di restauro del barbacane Saint-Louis. Vers 1872.
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La vita del cantiere
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Macchina per il sollevamento, fotografata da Léopold Verguet. |
 e operazioni, interrotte durante l'inverno, sono dirette sul posto dal Guiraud Cals, di Carcassonne, assistente di Viollet-le-Duc e ispettore dei lavori: su di lui grava l'effettiva responsabilità del cantiere. L'architetto viene a Carcassonne una volta all'anno, di solito in giugno o luglio, dà le direttive e lascia, alla sua partenza, un numero sufficiente di dettagli per l'esecuzione della campagna in corso. Le altre questioni si regolano per corrispondenza tra l'ispettore e l'architetto parigino.
I lavori sono affidati a imprese locali, tra le quali quella di Jean Magné, come pure ad artigiani specializzati: scultori e tagliatori di pietre (Nelli, Perrin, Sage, Dubois…), fabbri e maestri vetrai (Fourniol, Cambey).
I blocchi in arenaria destinati al restauro dei bastioni e delle torri vengono estratti dalle cave locali mentre l'ardesia, che servirà alla realizzazione delle coperture dei tetti, si ricava dalla Montagne Noire. |
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Impalcatura e macchina per il sollevamento sulla cortina orientale del castello, Nel 1909 circa (particolare). |
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